“L’intelligenza artificiale funziona se sei intelligente tu”
Questo è il titolo – e la provocazione – con cui ho aperto il corso di questa mattina presso Fabbrica Poggi.
L’intelligenza artificiale non è una bacchetta magica.
È una leva straordinaria, ma solo nelle mani di chi sa come usarla, perché usarla, quando usarla.
Non è l’IA a cambiare le aziende, sono le persone.
La tecnologia - come sempre - è solo un acceleratore.
Servono menti preparate, aperte, ispirate per farla diventare alleata.
Non è stata una lezione.
È stato un dialogo strategico,
una co-creazione su come essere più intelligenti nell’utilizzo di uno strumento fortemente ‘disruptive’.
Grazie a chi c’era.
Grazie a Luisella Brusoni e Roberto Redaelli di CLT Group che hanno portato un prezioso contributo dal punto di vista di una azienda di telecomunicazioni che presenta strumenti di AI ad altissimo potenziale.
Grazie a Carlo Poggi di Fabbrica Poggi per la calorosa ospitalità e disponibilità.
Un’eccellenza pavese, i cui mobili sono esposti al MoMa di New York e alla Triennale di Milano.
Il sapere condiviso è sempre un ottimo punto di partenza, le connessioni che si creano sono il ‘booster’.