Mi è capitato di visitare la casa di Mozart a Vienna.
Se riesco vado a vedere dove ha vissuto un genio: Mozart, Verdi a Roncole in provincia di Parma, Leopardi a Recanati, le case costruite da Gaudì a Barcellona e qualcun'altro.
Mi piace immergermi nel talento e nel genio. Sono giunto alla conclusione che chi lo disprezza o che afferma non esista è perché non è mai venuto in contatto con il proprio.
Non ha mai provato quella sensazione di fuoco diverso che lo pervade nell'atto della creazione, quella facilità di incastro dei tasselli che rende facile ciò che per la maggior parte delle persone è estremamente complesso, quel paio di occhiali che fa vedere cose per i più imperscrutabili.Il talento più che un fuoco che si brucia fluisce come lava rendendo scorrevole processi e pensieri, riscaldando e dando valore a ciò che tocca.Il genio è un upgrade del talento.
Chi ha genio che scorre nelle vene non si accorge di esserlo, semplicemente vive e solo per questo motivo ogni respiro che emette è diverso e ciò che fa in specifici ambiti lo fa muovere ad un livello di consapevolezza superiore.
Nella casa di Mozart e nelle case di artisti che ho visitato si respira una cosa comune: la semplicità.