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Super Consulente

Da 'Super Consulente' quale sono da martedì di questa settimana interverrei immediatamente sul titolista.

Hai 10 parole da mettere in fila, scritte in grande, che devono creare impatto ... non puoi sbagliarne nemmeno mezza.

Eppure quel "celebrazione" invece di "celebrazioni" potrebbe far percepire un grossolano pressappochismo.

E' un po' come se all'indomani dell'ultimo rigore di Grosso contro la Francia a Berlino nel 2006, che ci mise sul tetto del mondo, la Gazzetta Sportiva intitolasse a tutta pagina "Campioni del Mondi ! Campioni del Mondi !"

Lo sentite il sapore? E' diverso. La sostanza è quella ma la forma non la valorizza.

I prodotti sono anche il loro packaging, a seconda di come vengono presentati creano l'aspettativa di quello che troveremo dentro alla scatola.

La percezione nella comunicazione è molto più della realtà delle cose. Un po' come il giornalista dell'articolo ha cercato di creare.

E' facile immaginare il titolista sdraiato sul divano mentre sta ultimando il pezzo e contemporaneamente mangia il minestrone distratto dai messaggi incalzanti su whatsapp e guarda alla tv Amadeus chiedere alla concorrente se accetta 25.000 eur o tiene il suo pacco.

La grossolanità non è Super.

Gli suggerirei di stare più sul pezzo, perché come dice un amico un lavoro fatto al 99% è un lavoro fatto male.

Il secondo suggerimento che darei al caporedattore o al suo vice è di capire i numeri.

Ora, al di là di avermi messo in difficoltà con mio figlio che mi chiederà l'lphone per Natale invece che per il suo compleanno ad Aprile, andrebbero approfondite un paio di cose.

Alla lettura dell'articolo giuro ho pensato: "Ma guarda sto stronz* che distrae i denari dei cittadini dalla pulizia delle strade per farsi pagare il suo lavoro!". Ero quasi tentato di chiamare mia madre e dirle "Oh Ma' non pagare più la TARI perché ci fanno il karaoke invece che lo smaltimento della differenziata".

Una volta compreso che lo stronz* in questione fossi io mi sono fatto un paio di considerazioni tipo:

"Sanno per cosa vengo pagato?"

"Sanno la natura del progetto?"

"Sanno di quanti mesi di lavoro stiamo parlando?"

E la risposta è stata ovviamente no, non lo sanno e non me lo hanno neppure chiesto.

Probabilmente serviva qualcuno e qualcosa da mettere nel calderone della bagarre, dando una notizia che non avrebbe dovuto fare notizia.

Facendo due conti spiccioli di quelli presentati negli articoli - e quindi di pubblico dominio - si evince che la "super spesa" in questione equivale allo 0,07% del fatturato.

Budget nettamente più basso di quelli che da "super consulente" suggerisco alle aziende clienti di investire in marketing e comunicazione annualmente.

E' facile portare a casa questo dato. Basta googlare o chiedere ad una app di intelligenza artificiale "Qual è la somma che un'azienda solitamente dovrebbe investire in marketing e quindi in comunicazione all'anno?". Non dò la risposta ma lascio alla sorpresa della ricerca. Come si potrà evincere non è difficile portare a casa dati ed evitare di fare figure da amatori.

Per fare un paragone è come se ad un professionista che fattura 100 mila eur venissero contestati 7 eur di volantini.

La superficialità non è Super.

Avrei da contestare anche alcune uscite di consiglieri e affini perché fanno percepire la loro ignoranza in materia aziendale, ma non è il mio campo quindi mi taccio.

Per concludere, ovvio, ringrazio il quotidiano in questione per lo spazio dedicatomi chiedendo di avere lo stesso occhio di riguardo quando chiedo di far conoscere i numerosi eventi gratuiti che organizzo, giusto per par condicio.

Se avete bisogno di altri super suggerimenti per super giornalisti so che sapete dove trovarmi (Linkedin).

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