Alcuni posti non esistono davvero.
Non ancora.
Esistono come appunti sul foglio di un’agenda, desideri sussurrati a metà notte come quelle promesse che ci si fa da ragazzini, nel tempo in cui si crede che tutto sia possibile.
Non sono luoghi geografici: sono chiamate e vocazioni.
Sono simboli. Punti cardinali dell’anima.
Poi il tempo scorre e si trasforma in scadenze, impegni, pressioni.
Quei nomi restano lì, in fondo alla mente, coperti dalla polvere delle cose urgenti.
Ma non scompaiono.
Restano.
A volte basta poco: una mattina domenica lenta, un raggio di sole, una tazza di caffè.per far ritornare a quel desiderio antico.
Senti che stai chiudendo un cerchio con quella parte di te che sapeva esattamente cosa voleva.
E anche se hai impiegato anni ad arrivarci… ce l’ha fatta.
Viaggiare non è sempre partire.
A volte è tornare.
Tornare a quella versione di te.
Perché i luoghi possono cambiare.
Il tempo passare.
Ma l'istinto di desiderare resta.
E vale tutto.